Affinché si prenda coscienza che la qualità della
propria vita scaturisce dalla capacità e
dalla moralità di chi governa il proprio
Paese.
Periodo dei fatti novembre/2011.
C’era una volta un
popolo che viveva, agiatamente, nel Territorio
Italia.
Un brutto giorno, purtroppo, questi venne a conoscenza che il
suo Re, detto Governo , per
ingordigia e negligenza aveva in qualche modo venduto il suo popolo al Re dell’ Unione Europea , di cui già faceva parte, come socio .
Il
popolo, scosso dall’avvenimento, girò il suo sguardo, con aria interrogativa, al suo Re governo,
ma, costui, continuava a
rassicurare le persone e a garantire la stabilità del regno , forte della sua durata di reggenza di 20
anni.
Il popolo, tuttavia, approfondì
la situazione e scoprì che le
promesse di migliorare le cose, proposte e riproposte dal Re governo ,nell’arco degli anni, erano ancora lì, inevase
e per giunta sopraffatte dai tantissimi debiti che
nel frattempo aveva aperto col Re dell’ Unione Europea.
Anche il papà del Re
governo, detto Napolitano presidente,
suo malgrado, dovette destarsi dal suo torpore quasi quinquennale, e, per
dimostrare il suo bene verso il popolo, sostituì subito il Re governo figlio, con dei
personaggi, secondo lui colti, detti tecnici e quindi capaci nel riassestamento delle finanze di quel popolo.
Iniziarono da lì i guai e le preoccupazioni degli italiani. Nulla di più facile fu per quei tecnici , abituati a conti semplici e linearii! Mettere nuove tasse spaventose e
insopportabili alle tasche del popolo,
senza apportare le necessarie rettifiche
alle situazioni anomale che il Re governo aveva acquisito
in eredità e/o aveva creato con tanti buchi neri , che a loro volta divoravano sfacciatamente le finanze
del popolo.
Fu allora,
che quel popolo si svegliò atterrito e disorientato, tanto, da perdere la propria identità di appartenenza al regno . Successe così, che , una piccola parte di
esso rimase illesa dalla nuova e pesante imposizione fiscale, un’altra parte insofferente
e abbandonata a se stessa perì di sua iniziativa, la fetta più grossa del popolo, invece, si lamentò, pagò e divenne povera. Tutto ciò con l’incuria di quei figuri, detti tecnici, dell’apparato
istituzionale parlamentare e del papà
del Re Governo.
Il popolo scosso,
capì che quel drappello di tecnici
era stato messo : lì, come
curatore fallimentare dell’Italia, al fine di tamponare nel tempo massimo possibile quei
debiti dichiarati insanabili e di salvaguardare il mantenimento privilegiato
di tutto l’Apparato Istituzionale
Statale.
Attualmente, il
nuovo curatore fallimentare si chiama LETTA, che prosegue l’operato dei tecnici
col mantenimento delle tasse
inique che il popolo è costretto e non riesce a pagare .
NEL FRATTEMPO , SI SOLLEVANO, IN ALTO E DIRETTAMENTE VERSO FAUTORI E PARLAMENTARI LE DENUNCE
DI SPERPERO DEI SOLDI PUBBLICI USATI A FAVORE DEI PRIVILEGI POLITICI ( pensioni d’oro, pensioni erogate senza una
reale fonte contributiva ….., nomine di nuovi senatori, sovvenzioni alle
fondazioni dei politici……,…. auto blù,
insomma non bastano……le pagine
per l’elenco) Ma da parte di questi , c’è silenzio e connivenza sullo
stato delle cose.