Qual' è l’insetto più fastidioso? Mi viene in mente più di uno, ma il primato sicuramente, a parer mio, spetta alla
zanzara.
Fastidiosa fino all’eccesso
per il suo ronzìo , questa piccola
vampira è capace con il suo olfatto di scovare
la presenza di potenziali vittime anche
a 100 metri di distanza, poi le aggredisce
con le sue notorie punture e ne succhia il sangue, a lei necessario per la
formazione della proteina che rende fertili le sue uova.
La sua presenza costante nelle serate estive è
un vero incubo per l’uomo che, si premunisce ogni volta di rimedi di ogni tipo,
pur di allontanarla. Tuttavia, questi
rimedi non sempre sono soddisfacenti e rischiano di compromettere la
tranquillità e la durata della serata.
Proprio per queste citate difficoltà che non lasciano
spazio ad efficaci soluzioni, mi sono
soffermata attentamente su una ricerca alquanto singolare, proveniente dalla California lo scorso
settembre.
Sembra,
infatti, che il Dipartimento di Agricoltura di Gainesville abbia trovato
il modo per depistare le zanzare durante i loro raid alla ricerca delle potenziali
vittime.
La soluzione sarebbe una molecola, dal nome di “1-methylpiperazine”,
capace di inibire parzialmente, e in maniera selettiva, l’olfatto delle
zanzare. In questo modo, gli insetti non sono capaci di riconoscere la
presenza dell’uomo che, quindi, si risparmierà le fastidiose punture. La
scoperta è stata giudicata molto importante, soprattutto per la necessità di contenere
la diffusione di malattie pericolose che, ancora oggi, causano milioni di
decessi nel mondo, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. La ricerca si conclude precisando che la molecola è già presente in un certo numero di medicinali e cosmetici,
e ciò è una condizione favorevole che la renderà facilmente idonea ad un largo
uso futuro.
L’auspicio di portare a termine la ricerca, nella
prospettiva intrapresa, è di grande importanza tenuto conto che in tutte le
costanti ricerche di molecole in grado di tenere lontani questi insetti, si
sono affermati negli ultimi anni repellenti chimici a base di Deet (Dietiltoluamide), la cui efficacia dura qualche ora, oltre al fatto che
possono essere dannosi all’ambiente e animali.