Ingovernabilità dello Stato italiano fallimentare.
Da
Il Fatto Quotidiano si apprende che, nel biennio 2011-2012, gli italiani hanno svenduto ai numerosi
negozietti (comparsi ovunque come funghi)
circa 300 tonnellate di oro e
preziosi , per un giro d’affari di 14
miliardi di euro. La cifra
è significativa e la si può collegare
a due fattori:
1.
Gli
italiani, spinti dal nuovo stato di bisogno per la
perdita di lavoro e/o per le nuove inique
imposizioni fiscali , hanno dovuto
svendere i propri ricordi di famiglia.
2.
La
quotazione dell’oro ha raggiunto stime abbastanza alte e, quindi, buona parte degli
italiani ha approfittato della
situazione.
Sicuramente tra i due , il primo
ha determinato questo fenomeno di massa di
vendita dell’oro . Infatti una
moltitudine di cittadini è stata costretta ad autofinanziarsi per difendersi dai primi
colpi di mannaia dello Stato per quanto riguarda il pagamento delle
tasse e/o per arrivare a fine mese.
Questo commercio dell’oro che ha riguardato
solo un solo determinato periodo per ovvi motivi di esaurimento merce,
tuttavia, è diventato un
paravento per affari milionari gestiti dalla criminalità.
E’ una vera ed intollerabile vergogna in tutti i sensi !! A
pensarci sembra che lo Stato,
battendo cassa indiscriminatamente, senza tener conto delle capacità economiche
delle persone, abbia estorto
indirettamente a queste stesse il
ricavato dell’oro venduto.
“L’oro alla patria a favore della guerra”, è il ricordo di una realtà passata ma mi ritorna
in mente purtroppo, con la differenza
che a rimetterci sono solo e sempre i più deboli.
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